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Tenerife-tra terra e mare

Los Gigantes

Le scogliere di Los Gigantes sono immense pareti di roccia vulcanica che si ergono all'interno del Parco Rurale di Teno. Queste pareti a strapiombo nell’oceano hanno un’altezza variabile dai 300 fino ai 600 metri. I fondali marini invece, ai piedi delle scogliere, non superano i 30 metri di profondità, consentendo a diverse specie marine in via di estinzione di svilupparsi.

Playa El Médano

In passato villaggio di pescatori, El Médano è un paradiso per chi ama il windsurf e il kitesurf, infatti i venti costanti creano le onde perfette per gli sport d'acqua.
Sullo sfondo la riserva naturale che comprende la Montaña Roja, un antico cratere vulcanico situato sulle rive del mare.

Playa de Las Teresitas

Poco a nord di Santa Cruz si estende la Playa de Las Teresitas, sulla costa San Andreas. E’ una spiaggia artificiale diversa dalle numerose altre spiagge di Tenerife, di sabbia nera vulcanica. Infatti Las Teresitas si distingue per la sua sabbia chiara e dorata, proveniente direttamente dal deserto del Sahara.

San Andreas

La linea costiera di Tenerife con il villaggio di San Andreas, da cui inizia la dorata spiaggia de Las Teresitas.

Candelaria

La Basilica de la Candelaria. Candelaria è un paesino costiero dalle forti radici religiose. Qui infatti fu ritrovata la famosa Vergine della Candelaria, detta La Morenita, patrona delle Canarie.

Candelaria

La Virgen de Candelaria nella Cueva di San Blas. In questa grotta naturale furono due pastori guanci, i nativi dell'isola, a trovare la figura della Vergine, quando si erano rifugiati nella grotta per ripararsi da una tempesta.
La statua è una copia, dato che l'originale andò perduto durante una burrasca.

Devozione popolare

Sul litorale, un grande murales raffigura la Vergine “morenita” che fece innamorare i Guanci, il popolo nativo di Tenerife.

Le piramidi di Guimar

Guimar è un comune situato nella zona sudest dell'isola, dove il paesaggio si è formato dall'incontro della lava con il mare. A Guimar c’è il Parco Etnografico delle Piramidi. Si tratta di piramidi caratterizzate da cinque livelli di forma rettangolare, somiglianti alle piramidi degli Atzechi e dei Maya realizzate in Messico. ll celebre ricercatore Thor Heyerdahl nel 1991 studiò le piramidi e dimostrò che erano state costruite seguendo ben precise progettazioni, utilizzando parti di rocce di origine vulcanica.

La Laguna

La Laguna, antica capitale dell’isola di Tenerife, è un esempio di città coloniale non fortificata. Il Monastero di Santa Caterina da Siena, detto convento della Monjita, cioè della “piccola monaca”, rappresenta un angolo perfettamente conservato della Laguna del XVIII secolo.

La costa nord est

L'incantevole paesaggio costiero del nord est dell'isola di Tenerife.

Auditorium Adán Martín

L’Auditorium Adán Martín, progettato dall’architetto spagnolo Santiago Calatrava, è diventato il simbolo di Santa Cruz. E’ un edificio d’impatto, posto sul mare, con la forma di una vela ricurva e gonfiata dal vento.

Auditorium Adán Martín

L’Auditorium, sede dell’orchestra sinfonica di Tenerife, è realizzato in calcestruzzo bianco rivestito da un mosaico realizzato con piccoli frammenti di ceramica lucida.

Il Palmetum di Santa Cruz

A Santa Cruz, a pochi passi dal famoso Auditorium, sorge il Palmetum: un meraviglioso giardino di 12 ettari al cui interno si trova la migliore collezione di palme d’Europa. Oltre 500 specie di palme sono distribuite in base alla provenienza geografica lungo un percorso che attraversa tutto il parco.

Il Palmetum di Santa Cruz

Il Palmetum di Santa Cruz costituisce un progetto fuori del comune, considerato il fatto che questo luogo, fino al 1983, era una discarica di immondizia, ora trasformata in uno spazio per lo svago, la botanica e la cultura. Il Palmetum è diventato un punto privilegiato per l’osservazione degli uccelli che, anno dopo anno, hanno colonizzato questa collina trovando qui un nuovo habitat.

Il Museo TEA

TEA, “Tenerife Espacio de las Artes" di Santa Cruz. Si tratta di un polo espositivo multifunzionale dove, in particolare nella biblioteca, si coglie l'originalità degli spazi e dell'illuminazione.

Il Museo TEA

L'ingresso del Museo TEA, a Santa Cruz. Ospita al suo interno, su più livelli, una biblioteca, uno spazio espositivo, un museo di arte moderna e un centro di fotografia.

Il Museo MUNA

A Santa Cruz il MUNA "Museo de la naturaleza Y el hombre". Un grande museo che si sviluppa su tre piani, con un'esposizione minuziosa della natura e della cultura delle Canarie. Il percorso espositivo inizia al piano terra, dove si osserva la formazione delle isole e lo sviluppo dell'ambiente negli ultimi 20 milioni di anni.

Il Museo MUNA

Il MUNA "Museo de la naturaleza Y el hombre" di Santa Cruz. La sezione di storia naturale e la presentazione della flora e della fauna che popolavano e popolano tuttora l'isola.

Santa Cruz

Una sala espositiva del "Museo de Bellas Artes" di Santa Cruz, che ospita al suo interno numerose opere dei pittori e degli artisti più influenti degli ultimi secoli.

Santa Cruz

Ogni angolo di Santa Cruz cela il profumo di una pasticceria: assaggiare i dolci tipici significa vivere un’esperienza culturale ricca di tradizione. Le ricette tramandate, generazione dopo generazione, continuano a conquistare i palati, fino a diventare un segno distintivo dell’arcipelago.

Santa Cruz

Un angolo di Santa Cruz, con la strada orlata dalle palme e sullo sfondo la Iglesia Señora de la Concepcion.

Santa Cruz

Costruita nel 1500, la Iglesia de Nuestra Señora de la Concepción è una delle più antiche dell’intero arcipelago. Chiamata la Cattedrale di Santa Cruz, si nota per il suo grande campanile e per i suoi balconi in stile canario.

Santa Cruz

Plaza de España è il fulcro della vita sociale di Santa Cruz de Tenerife. La piazza è stata rimodernata dagli architetti Herzog & De Meuron, mantenendo quella che era la sua anima originale. Dove ora è collocata la fontana, con un piccolo lago artificiale, un tempo sorgeva il Castello di San Cristóbal , lo storico castello che era stato eretto per difendere l’isola dai pirati.

Il platano canario

Il platano canario è la coltivazione più importante delle Isole Canarie. Grazie al suolo vulcanico di Tenerife, l’elevata mineralizzazione viene trasmessa alla banana conferendole un sapore unico.

Terra e mare

Ad Ovest dell’Isola di Tenerife, nella provincia di Santiago del Teide, l’intero paesaggio è caratterizzato dalle coltivazioni del platano canario. Trovandosi alla giusta altitudine e grazie al sole tutto l’anno, i fertili terreni vulcanici producono una qualità di banane particolarmente ricche di zucchero.

Il verde dei bananeti

I bananeti sono ovunque a Tenerife: lunghe distese di piantagioni, dal verde inconfondibile, che si prolungano fino all’oceano.

Icod de los Vinos

Il Drago Millenario di Icod de los Vinos è l'albero del drago più antico di tutto l'arcipelago delle Canarie. Più di 16 metri d'altezza e 20 metri di diametro. Si presume che questo esemplare abbia circa 800 anni.

Puerto de la Cruz

I particolari dorati dell'altare maggiore nella Iglesia de Nuestra Señora de la Peña.

Ermita San Telmo

Il pittoresco eremo di San Telmo si trova a un'estremità del lungomare di Puerto de la Cruz. Sorge sulla scogliera atlantica, circondato da un'antica piazzetta che si è salvaguardata dal vivace andirivieni dei turisti.

Puerto de la Cruz

Il paesaggio costiero di Puerto de la Cruz è dominato dal Lago Martianez, un lago artificiale intorno al quale si sviluppano piscine, giardini e spiagge. Il progetto degli anni ’70, dell’architetto Cesar Manrique, ha voluto valorizzare la vegetazione endemica dell’isola e la sua arte, come un grande museo a cielo aperto.

Garachico

Garachico, incantevole borgo a nord-ovest dell’isola di Tenerife, occupa una parte di costa chiamata “isola bassa”, costituita da una piattaforma di origine vulcanica. Fu una volta un importante porto commerciale, la cui fondazione risale al XVI secolo per opera di mercanti genovesi.

Garachico

La chiesa principale della città, dedicata a Santa Ana, patrona di Garachico. Si trova in pieno centro storico e fu fondata nel 1520, ma con l’eruzione del vulcano nel 1706 subì gravi danni, anche se in seguito fu ricostruita secondo i piani originari.

Piscine naturali di El Caletón

Una serie di piscine naturali, formate dalle eruzioni vulcaniche, lungo la costa di Garachico. Queste piscine offrono l’opportunità di fare il bagno dove le coste sono prive di spiagge, in un ambiente unico circondato da rocce vulcaniche.

Los Silos

Sulla costa della località Los Silos, nei pressi di Garachico, è esposto lo scheletro di una balenottera di circa 15 metri, spiaggiata nel 2005.