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Il Balaton ha un fascino romantico.
Nel cuore dell’Ungheria, il Balaton è soprannominato ‘il mare degli ungheresi’.
Il paesaggio che circonda il lago è caratterizzato da dolci colline, vigneti, castelli, monasteri e villaggi rurali sparsi nelle vallate.
Le acque hanno una profondità media di circa 3 metri, per cui in estate si scaldano rapidamente, mentre in inverno ghiacciano.
Le dolci colline che circondano il Balaton sono ricoperte di vigneti che, grazie al terreno di pietra vulcanica e al clima protetto, producono vini di grande pregio.
La cancellata del Castello di Esterházy di Fertod, capolavoro del ferro battuto in stile rococò ungherese.
Il complesso del Castello di Esterházy di Fertőd è definito la “Versailles ungherese”.
Il principe Miklós Esterházy ha voluto ricreare in terra magiara la magnificenza della reggia francese.
L'edificio è stato progettato con 126 stanze, tutte riccamente decorate da stucchi e affreschi, opera di artigiani italiani.
Le stanze sono ammobiliate con pezzi d'epoca.
Particolare degli stucchi in stile rococò.
Le pareti impreziosite da stucchi con ghirlande di foglie e fiori.
I grandi viali del parco sono collegati ad altri più piccoli e circondati da spazi erbosi.
Gli spazi esterni sono arredati da statue in bronzo.
Una delle statue del Castello di Esterházy è dedicata al famoso compositore Joseph Haydn, che visse nel castello per ventidue anni.
Piccola e tranquilla, la città di Gyor è un misto di diversi stili architettonici. Con il suo centro storico medievale, è un posto da visitare senza meta.
La piazza centrale di Gyor con il monumento dell'Arca dell'Alleanza.
Un'opera dedicata a San László, il re cavaliere. Il Re Cavaliere, uomo forte ed enorme di statura, è anche chiamato l'atleta di Dio a causa dei suoi eccezionali attributi fisici.
Il villaggio di Jak ospita un'importante chiesa romanica.
Gioiello della chiesa romanica è il portale, dove l'ornamentazione normanna incornicia le arcate. Le statue degli apostoli completano le nicchie del frontone triangolare.
Sorta come chiesa di un monastero benedettino, la chiesa di Jak si presenta ben conservata, con un'alta facciata stretta tra due torri.
Particolari scultorei di una facciata esterna.
Nell'interno della chiesa si trova la statua lignea della Madonna col Bambino, risalente al XV secolo.
Pannonhalma è una piccola città dell'Ungheria nota per la sua millenaria abbazia benedettina, situata sopra la città, sulla collina di San Martino.
L'abbazia benedettina sormontata da una torre con cupola.
La meravigliosa biblioteca in legno, nelle cui vetrine sono custoditi codici miniati e incunaboli. La biblioteca vanta la più grande collezione benedettina del mondo, per la rarità dei documenti raccolti.
La Statua di Santo Stefano I che regge la pergamena di fondazione dell'abbazia del 996.
La colonna della Trinità, ricca di statue, introduce al palazzo episcopale.
Veszprem è definita la "città delle regine" perché qui venivano incoronate le mogli dei sovrani ungheresi.
Sulla parete del piccolo giardino della Cappella di San Giorgio, un bassorilievo nello stile della scultura ungherese medievale: il principe regnante Géza e il re Stefano.
Eger è una pittoresca cittadina immersa in una valle lussureggiante e circondata da vigneti.
Il design gotico, semplice ma elegante, della medievale sede vescovile al Castello di Eger. Notevole il porticato terreno ad archi acuti.
Pittoreschi ristoranti all'aperto nella piazza Dobó a Eger.
Il Castello di Varosfalak. Iniziato nel XIII secolo, fu ricostruito, in epoca rinascimentale, sull'esempio dei castelli dell'Italia centrale.
La parte più antica del castello, detta Torre rossa, è un quadrato corpo in mattoni a vista.
La Torre è affiancata da due ali con loggiati.
Un particolare della facciata del castello.
Il villaggio di Holloko è un vero e proprio ritorno alle origini perché rispecchia fedelmente l’atmosfera dell’inizio del secolo XX e lo stile architettonico tradizionale palóc dei villaggi ungheresi. Le sue tradizioni secolari vengono portate avanti dai 400 abitanti del paese, che le tramandano con passione di padre in figlio.
La bellissima chiesa in legno di Holloko. Le particolari case bianche contornate da un legno molto scuro sono una prerogativa dei palóc, gruppo etnico ungherese originario di questa zona.
Kecskemét, città situata nella regione della Grande pianura, è famosa per la sua architettura eclettica, che combina stili neobarocco, neoclassico e Art Nouveau.
Il gioiello di Kecskemét è il Cifra Palota, un sorprendente esempio di liberty ungherese decorato con ceramiche, motivi floreali, rilievi e tegole variopinte.
Dettaglio di una decorazione del palazzo Cifra Palota, costruito nel 1902 su progetto di Geza Markus.
Nel centro di Pécs si trova l’imponente cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, fondata da re Santo Stefano. La chiesa fu costruita agli inizi dell’anno mille, con un lavoro colossale per l’epoca, che richiese la collaborazione di diversi architetti, sia dall’Italia che dall’Ungheria.
Statua in bronzo del compositore ungherese Franz Liszt, collocata sul terrazzino di un palazzo di Pecs.
Il Castello di Festetics, situato sulla sponda occidentale del Lago Balaton, è una maestosa residenza barocca che risale al XVIII secolo.
Bellissimi giardini paesaggistici circondano il Castello di Festetics, con fontane, statue e grande varietà di fiori. Ci sono anche serre che ospitano una vasta collezione di piante esotiche.
Le sontuose sale interne del castello, magnificamente restaurate e arredate con mobili d'epoca, affreschi e soffitti ornamentali.
Il castello ospita anche la Biblioteca Helikon. Con una vasta collezione di libri antichi e rarità letterarie, la biblioteca è un vero paradiso per i bibliofili.
Un angolo della biblioteca.
Un dettaglio dei decori sulle finestre del castello.
Nella città di Zirc, sorge l’abbazia di Nova Claravallis, sede ungherese dell’ordine dei cistercensi.
Una sala del museo dell'abbazia di Nova Claravallis.
L’interno dell'abbazia, in stile barocco, è affascinante con i suoi affreschi grandiosi.
Il pulpito e gli scranni del coro, scolpiti in legno, dell’altare sono opere uniche.