Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare i nostri servizi. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie.
E’ il più grande delle Canarie e una tappa d'obbligo per chi visita Tenerife. Questo parco naturale ospita paesaggi davvero unici che circondano l’intero vulcano.
Il centro visitatori El Portillo ripercorre la storia del Parco del Teide e del suo omonimo vulcano.
Al centro dell'isola di Tenerife si erge il vulcano Teide, che spicca come un faro con i suoi 3718 metri di altezza. E’ il terzo vulcano più alto e voluminoso del nostro pianeta, dopo i due vulcani delle Hawaii.
Il parco nazionale si può considerare uno straordinario tesoro geologico. L’insieme dei coni, crateri, camini e colate laviche danno vita a un'impressionante gamma di colori e forme.
A Tenerife la struttura dominante è il Teide, un imponente edificio vulcanico ancora attivo, visibile da gran parte dell'isola, soprattutto dall'intera costa settentrionale. Rappresenta un grande fascino per gli escursionisti che dalla punta del vulcano possono godere di una vista a 360°.
Eruzione dopo eruzione, la successione degli strati di lava lo elevarono fino all’altezza attuale, formando il cosiddetto stratovulcano del Pico Viejo, la seconda vetta di un vulcano relativamente più giovane.
Un paesaggio così desolante e così bello! Tutto ciò che circonda questo vulcano è desertico e brullo, ma allo stesso tempo di una bellezza sconcertante: il suo straordinario paesaggio di vulcani e forme eruttive, i contrasti eccezionali ed i fenomeni naturali così meravigliosi.
A seconda del periodo dell'anno e persino dell'ora del giorno, il paesaggio cambia di aspetto. Ai piedi del Teide si trova una distesa di rocce vulcaniche, ancora non trasformate dall’erosione del tempo, che forma un ampio schedario di forme e materiali vulcanici racchiusi nel grande anfiteatro chiamato La Cañada.
Situato al centro di Tenerife, il parco nazionale è l'unica zona subtropicale di alta montagna in Europa, la cui caratteristica condiziona la ricchezza biologica e molte delle sue specie sono esclusive del parco. Salta all'occhio la grande caldera della Cañada, delimitata da ripide zone scoscese fino a 700 m di dislivello.
Il vulcano “riposa” sulla vasta caldera della Cañada del Teide. Il nome "cañada" sta a significare i cammini della transumanza che venivano utilizzati come via per il bestiame.
Inoltre, nella Cañada, ci sono numerose piste di trekking, totalmente diverse tra loro, da percorrere alla scoperta di questo cangiante paesaggio naturale.
Crollando verso nord, i detriti del Teide allungarono l'isola dandole l'attuale conformazione. Successivamente, nuove eruzioni diedero forma all'attuale cono che svetta al centro del bacino della Cañada.
Ovunque si vede una coltre di straordinaria varietà di colori. Tutto cambia a seconda del punto di vista, ma anche per le rocce crollate a causa dell'erosione e per le dimensioni colossali di questo caos minerale.
Nel grande circo vulcanico, gli elementi trascinati dalle acque e dal vento sono sedimentati sul fondo delle depressioni e ne hanno livellate alcune.
Il colore, ogni volta diverso, è stato impresso nelle rocce dai minerali: le sfumature biancastre e gialle della pietra pomice, le tonalità rossicce e nere dell’ossidazione naturale che incide le pietre basaltiche, la lucentezza nera dell’ossidiana. Profili, forme e colori di una ricchezza geologica eccezionale.
Le ripide zone scoscese, al di sopra dei 2000 m di altitudine, fuori dall'influenza dell'umidità fornita dagli alisei, hanno condizioni climatiche diverse dal resto dell'arcipelago. La bassa umidità in qualsiasi periodo dell'anno, oltre alla scarsità di precipitazioni, conferiscono all'insieme un'aridità che non ha paragoni con altre zone montane.
Attorno al vulcano, non tutti i paesaggi del Parco presentano linee spigolose e accidentate, poiché l'erosione del vento e dell'acqua hanno limitato e addolcito la superficie in alcune zone.
Il Teide culmina in un cono di colore chiaro il cui cratere ha un diametro di 80 m. Ma non è sempre stato lo stesso. In epoca romana il cono era più basso e non terminava con una forma appuntita ma arrotondata. Nel Medioevo, durante un'eruzione che durò diversi decenni, le lave nere furono espulse dal Monte Teide, che raggiunse la sua altitudine attuale.
Queste formazioni rocciose, che svettano nell’anfiteatro della Caldera, hanno in sé una bellezza iconica.
Questo bellissimo anfiteatro naturale di circa 15 chilometri di diametro, una delle caldere più grandi del mondo, si è riempito nel tempo di materiali delle diverse eruzioni vulcaniche che diedero vita a questo paesaggio spettacolare.
Nel Parco Nazionale: paesaggi affascinanti fatti di grotte, coni e rocce dalle forme stravaganti, oltre che dalla vegetazione che si fa spazio sulle zone desertiche e brulle.
Una delle vaste piane del Parco nazionale del Teide, e sullo sfondo il gigantesco vulcano.
Nel 1798 ci fu l'ultima eruzione e sulle pendici del Pico Viejo si aprirono una serie di bocche, i cosiddetti "nasi del Teide" che per tre mesi riversarono enormi quantità di lava ricoprendo una vasta area di terra e dando origine alle suggestive formazioni del parco.