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Il Taj Mahal venne costruito utilizzando materiali provenienti da ogni parte dell'India e dell'Asia.
Oltre 1.000 elefanti vennero impiegati per il trasporto delle materie prime prelevate da terre lontane.
Oltre il marmo bianco dal Rajasthan, il diaspro dal Punjab, la giada e il cristallo dalla Cina, i turchesi dal Tibet, i lapislazzuli dall'Afghanistan, gli zaffiri dallo Sri Lanka e la corniola dall'Arabia.
In tutto, 28 diversi tipi di pietre preziose e semi-preziose vennero incastonati nel marmo bianco per un costo totale di circa 32 milioni di rupie. L'unico materiale locale utilizzato fu l'arenaria rossa che decora le diverse strutture del complesso.
Vennero utilizzate anche varie pietre preziose, oro e argento, che arrivavano in dono all'imperatore dai vari re e capi delle regioni.
In particolare, da Shiraz, fu chiamato Amamat Khan, famoso maestro di calligrafia, che decorò la facciata e la cripta del mausoleo con iscrizioni in caratteri arabi.
L’ornamentazione comprende nicchie, stalattiti, pannelli con tralci di fiori in rilievo, scritte coraniche in marmo nero, motivi a onda policromi, arabeschi e intrecci floreali ottenuti con finissimi intarsi di pietre dure e preziose quali: topazi, zaffiri, corniole, diaspri, crisoliti ed eliotropi.