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A Salvador do Bahia tutto è solare, ma qui a Pelô, come popolarmente è chiamato il Pelourinho, sono i colori vivaci degli edifici coloniali e le facciate delle chiede che ne fanno un luogo attraente e di interesse storico.
Fuori dal centro di Salvador, lo scenario naturale della spiaggia di Itapuà.
La Chiesa di Nostra Signora di Bonfim. Ogni oggetto depositato al suo interno racconta una storia di di fede e di miracoli. All’esterno, le pareti della cancellata sono interamente ricoperte da "fitas", nastri colorati che la gente annoda alla cancellata per chiedere la realizzazione dei propri desideri.
Ad ogni angolo di strada o nelle piazzette si assapora la cultura africana che si esprime in particolare nella festa e nella musica capoeira.
ll Pelourinho è il quartiere storico della città di Salvador do Bahia, caratterizzato dai colori sgargianti degli edifici e dalle viuzze acciottolate.
Pelourinho in portoghese significa il palo della gogna, il palo, cioè, dove gli schiavi venivano pubblicamente fustigati.
Fulcro di interesse di Salvador è la sua urbanistica, la cui particolarità è un’architettura prettamente portoghese dentro un contesto tropicale come quello di Bahia.
Praia do Forte: una ragazza venditrice di souvenir.
Sulla spiaggia di Arembepe, alla periferia di Salvador do Bahia, un villaggetto dove gustare il pesce freschissimo.
Salvador do Bahia è il cuore del candomblé, un antico culto animista portato in Brasile dagli schiavi africani. Camminando nelle strade di Salvador si coglie ovunque una peculiare sovrapposizione e fusione dei santi cristiani con quelli del candomblé, figure protettrici del popolo.
I primi discepoli di San Francesco d'Assisi arrivarono a Salvador nel 1587, anno in cui fu probabilmente fondato il Convento di São Francisco, situato nel quartiere di Pelourinho. La facciata è splendida ed emerge con prepotenza dagli edifici bianchi che la racchiudono.
È conosciuta come la "chiesa d'oro”, sia per gli interni con elaborati intagli nel legno, sia per la facciata esterna che il sole rende dorata.
Capitale dello Stato di Bahia, nel nord est del Brasile, Salvador è una cittadina caratterizzata dalla sua architettura coloniale, di origini portoghesi, e dalla cultura afro-brasiliana.
Il Pelourinho domina dall'alto la zona portuale, alla quale è collegato dallo storico Elevador Lacerda. Furono i gesuiti ad installare verso il 1600 il primo ascensore, azionato a mano grazie ad un sistema di corde e pulegge, per trasportare merci e persone dal porto al centro abitato.
Da secoli Bahia era terra di schiavi. Le prime navi cariche di schiavi, che arrivavano dall'Africa, approdarono a Salvador verso la metà del XVI secolo.
Il Mercado Modelo, l'edificio giallo nelle immediate vicinanze dell’Elevador, un tempo era il Palazzo della Dogana, dove gli schiavi venivano relegati nei sotterranei in attesa di essere venduti.
Il Brasile è terra di forte divario sociale, ma a Salvador do Bahia balza all’occhio il contrasto tra il degrado dei quartieri poveri e quelli della classe media e più benestante.
Ovunque il sole tropicale si riflette sulla grande baia di Salvador, caratterizzando questa città da una luce ineguagliabile, diffusa tra cielo e mare.