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Il Monte degli Ulivi è una montagna situata ad est di Gerusalemme. È chiamato così dalla pianta dell’olivo di cui, in antichità, i suoi fianchi erano coperti.
Negli anni, molti popoli lo hanno chiamato con diversi nomi. Gli ebrei erano soliti riferirsi a lui come Monte dell’Unzione, perché con l’olio prodotto dagli ulivi si ungevano i Re e i Sacerdoti.
Il Monte degli Ulivi è stato un cimitero ebraico sin dai tempi della Bibbia: si considera che vi siano circa 150.000 tombe. Ciò che maggiormente colpisce è l’enorme densità di lapidi distese sul versante occidentale del monte senza alcun ordine apparente.
Le tombe di tanti protagonisti della storia Ebraica punteggiano il fianco del monte. Tra questi troviamo Assalonne, il figlio del re Davide.
Gli Ebrei hanno sempre scelto questo luogo per la sepoltura dei familiari. Oggi, tuttavia, è impossibile porre ulteriori tombe a causa dello scarso spazio rimasto. Inoltre, per circa 20 anni, dal 1948 fino al 1967, agli ebrei fu vietato seppellire i propri cari su questa terra, perché il Monte degli Ulivi era controllato dalla Giordania.
Ai piedi del monte c'è il Getsemani (detto anche Orto degli Ulivi) dove, come narrano i Vangeli, Gesù usava ritirarsi dopo i suoi soggiorni a Gerusalemme; e qui si ritirò anche prima della sua Passione.
Il Getsemani (parola aramaica che significa frantoio) è un piccolo uliveto sul Monte degli Ulivi. Si fatica ad immaginare come questi nodosi alberi siano stati giovani arbusti all’epoca in cui Gesù vi giunse con i discepoli.
Oggi gli antichi alberi si elevano dalle aiuole, ma ai tempi di Gesù questo era un fitto bosco di ulivi dove era situato un frantoio: Getsemani, appunto.
Dalla chiesa del Dominus Flevit si gode una veduta unica: Gerusalemme dall’interno della chiesa attraverso la splendida vetrata con il calice, a significare il dono che Gesù ha fatto di sé al mondo.
La Chiesa delle Nazioni (Basilica dell'Agonia) e il giardino si trovano nel luogo in cui, secondo i Vangeli, Gesù trascorse la notte in preghiera prima di essere arrestato dalle truppe romane.
E’ uno dei primi luoghi identificati già nel IV secolo, e la chiesa venne ricostruita dai crociati dopo il terremoto del VIII secolo.
In alto, sul frontone, un mosaico rappresenta il Cristo in preghiera, nell’atto di offrire al Padre le sue sofferenze e quelle di tutta l’umanità.
Nella facciata vi sono quattro statue che raffigurano i quattro evangelisti.
Il Monte, formato dall’insieme di tre alture, da cui scendono le ripide vie che portano a valle, separa la Città Santa di Gerusalemme dal deserto di Giuda.
Nel libro di Zaccaria il Monte degli Ulivi è identificato come il luogo da cui Dio comincerà a far rinascere i morti alla fine dei secoli. Per questo motivo gli ebrei hanno sempre cercato di essere sepolti su questa montagna.
Quando il Tempio fu distrutto nell'anno 70, la prima comunità cristiana chiamò Sion il monte dove si trovava il Cenacolo, per la sua relazione con la nascita della Chiesa.
Ne dà testimonianza, nei suoi scritti, Sant' Epifanio, che visse alla fine del IV secolo. L’imperatore Adriano, quando andò in oriente nel 138, "trovò Gerusalemme completamente diroccata ... ad eccezione di pochi edifici e di quella piccola chiesa dei cristiani, che si trovava nel luogo del Cenacolo. Era costruita nella zona di Sion che sopravvisse alla città ...".
Il sarcofago del re Davide è coperto da un panno blu, decorato con i simboli della fede giudaica, con versi biblici e strumenti musicali.
La Bibbia afferma che Davide fu sepolto nella Città di Davide, ma la collina occidentale, dove si trova il sito della tomba del re, non faceva parte di Gerusalemme al tempo di Davide.
In alto, la facciata incontra la cupola dando alla chiesa un aspetto distintamente bizantino.
Il mosaico moderno, sopra l'altare nell'abside centrale, rappresenta l'agonia di Gesù nel Getsemani.
È ben visibile sul pavimento della chiesa, davanti all'altare maggiore, la roccia dell'agonia di Gesù, protetta tutt'intorno da un basso recinto in ferro battuto.
Lo splendore delle tessere d’oro è appena rivelato dalla luce che filtra dall’alabastro delle finestre.
La Basilica dell’Agonia, che evoca le lacrime di sangue piante da Gesù in attesa della propria crocifissione, è un capolavoro di forte impatto emotivo.
Dal 1924 la Chiesa delle Nazioni occupa l’area di fondazione di chiese precedenti.
Fu costruita dai Francescani sulle rovine dell'antica basilica bizantina.
La Chiesa è nota con questo nome perché alla sua costruzione hanno partecipato numerosi paesi, ricordati tutti con uno stemma sul soffitto della chiesa.
Il cristianesimo iniziò a diffondersi a Gerusalemme dal Monte Sion e più precisamente dal Cenacolo.
Vari pilastri alle pareti e due colonne al centro, con capitelli antichi riutilizzati, sostengono un tetto a volta.
Il Cenacolo: si tratta di una sala praticamente priva di ornamenti e mobili.
Il Cenacolo. Durante il periodo bizantino il luogo venne identificato come la sala in cui ebbe atto l’Ultima Cena di Cristo, prima dell’arresto e della crocifissione.
L'altura del Monte Sion custodisce anche la tomba del re Davide.
Al piano inferiore della sala del Cenacolo, si arriva ad un piccolo chiostro da cui si accede alla sinagoga che contiene la tomba del re, venerata non solo dagli ebrei, ma anche dai musulmani che riconoscono Davide come un profeta.
L’interno della Basilica della Dormizione spicca per la sua semplicità e bellezza. Al centro della sua abside semicircolare si trova un mosaico di Maria e del bambino Gesù, e sotto di loro le figure di dodici profeti.
Due scale a chiocciola conducono alla cripta circolare, con in centro una scultura di Maria dormiente.
La Basilica della Dormizione di Maria: secondo il credo religioso, da qui la Vergine venne assunta in cielo.
Attorno alla Basilica della Dormizione si trovano sei cappelle laterali decorate da mosaici che illustrano varie scene, quali Maria e Gesù bambino che ricevono i pellegrini, l’albero genealogico della famiglia di Gesù, Giovanni Battista sulle sponde del fiume Giordano, san Benedetto e altri santi.
Il monte Sion è uno dei luoghi più sacri per i cristiani: qui ci sono il Cenacolo, la casa di Caifa, il luogo del rinnegamento di Pietro e il luogo della Dormizione di Maria.
L'arrivo dei Francescani in Terra Santa nel XII sec. segnò, come prima opera, il restauro del Cenacolo e la costruzione dell'adiacente piccolo convento che si osserva ancora oggi. Fu allora che il superiore dei Francescani prese il titolo di «Guardiano del Monte Sion».
il Monte Sion