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Il sito archeologico di Petra ha un'estensione di ben 260 chilometri quadrati. Visitarlo è davvero un'avventura affascinante.
Per arrivare alla sommità del sito occorre salire quasi 800 gradini scavati nella roccia.
Petra è la magnifica città antica della Giordania. Fu la capitale dei Nabatei, un popolo di commercianti dell’Arabia antica. Verso l’VIII secolo venne abbandonata a causa di una serie di catastrofi naturali e quindi dimenticata e nascosta per molto tempo.
Già l’ingresso nella città è uno scenario incantevole. Si deve attraversare il Siq, una gola stretta tra alte rupi, che rivela spettacolari variazioni cromatiche, con tonalità di ocra, rosa e rosso che cambiano in base alla luce e all’ora del giorno.
Tomba Reale nel sito archeologico di Petra.
La Tomba dell'Urna, nel sito archeologico.
Le numerose facciate intagliate nella roccia, riferibili soprattutto a sepolcri, ne fanno un sito molto rilevante e particolare.
Dalla sommità di questo luogo, carico di magia e di storia, la visuale sulla valle di Petra è davvero straordinaria.
Al Deir (in arabo «il monastero ») è l'edificio più noto di Petra dopo il Khazneh, a cui somiglia molto, anche se la sua facciata ha meno ornamenti. Il Monastero deve il nome alla presenza di croci scolpite sulle pareti dei suoi ambienti interni, evidentemente utilizzato come chiesa in epoca bizantina. Il cortile davanti al Monastero era un tempo circondato da colonne e probabilmente utilizzato per le cerimonie sacre.
Le costruzioni funerarie sono in gran parte ricavate nell’arenaria, la cui caratteristica è la variazione del suo colore, con sfumature che vanno dal giallo ocra al rosso fuoco, fino al bianco, dovute alla diversa concentrazione degli ossidi durante il lungo processo di consolidamento.
Le splendide facciate di El Khasneh, intagliate nella roccia, ne fanno un monumento unico, dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.
L’ingresso alla città di Petra è ricavato da un antico letto fluviale. Si tratta di una profonda gola, tagliata nelle alte pareti di arenaria, che venne trasformata in passaggio deviando il corso di un torrente.
In alcuni punti non vi sono più di due metri fra una parete e l'altra.
Dopo aver percorso circa 1,5 km, si scorge alla fine, come un miraggio, il tempio di El Khasneh.
El Khasneh si presenta con una facciata ornata in stile ellenistico. Il termine “Khazneh” deriva dalla cultura beduina e significa “Tesoro del Faraone”. La leggenda vuole che nell’urna funeraria del re Filelleno fosse nascosto un tesoro di enorme valore. Proprio per questo è stato oggetto di vari tentativi di saccheggio.
Nella vasta area di montagne e wadi di Petra ci sono più di 800 monumenti classificati, di cui almeno 500 sono tombe.
El Khasneh, ”Il Tesoro”, è il monumento più suggestivo e meglio conservato di Petra. Costruito tra il 100 a.c. e il 200 d.c., probabilmente si tratta della tomba del re nabateo Areta III (87-62 a.c.), detto "Filelleno”.
Le terme, situate vicino al cardo massimo e costruite nel II secolo, erano molto grandi. Avevano una struttura quadrata, sormontata da una cupola, ed erano dotate di calidarium, tepidarium e frigidarium.
Il tempio di Dioniso. Le mura rimaste rendono l'idea di quella che fu una grande struttura, una imponente basilica a tre navate, a cui si accedeva attraverso un portale decorato da diverse sculture in marmo. Il tempio era colossale, dotato di innumerevoli colonne e coperto di marmi e mosaici.
Il Foro Ovale. Caratterizzato da una forma ellittica, si trova in un avvallamento collegato alla strada principale che attraversa la città, e cioè il cardo massimo. La grande piazza è circondata da un ampio marciapiede ornato da colonne in stile ionico del I secolo d.c.
L’antica città di Jerash, edificata nel III millennio, visse il suo massimo splendore sotto il dominio dei Romani e oggi è una delle città di epoca romana meglio conservate al mondo. Sepolta per secoli sotto la sabbia, costituisce una splendida testimonianza dell’opera di urbanizzazione condotta dai Romani nelle provincie dell’impero in Medio Oriente: strade lastricate, colonnati, templi, grandiosi teatri, piazze pubbliche, bagni termali, fontane e mura.
In Jerash esistevano tre teatri. Il teatro sud, costruito al tempo di Domiziano (90 d.c.), poteva contenere 5000 spettatori distribuiti su due piani. Al disopra dell'entrata principale c'erano i palchi reali, ombreggiati da tende, dato il clima spesso torrido.