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La natura ti circonda e ti incanta: per l’acqua, per il cielo, per la foresta, per le piante: felci, liane, orchidee e begonie.
Sono terre ancestrali, in mezzo a una foresta pluviale.
Ovunque arrivi, intravedi tra i rami i colori sgargianti dei tucani o i rapidi salti di qualche scimmia, incroci tapiri nei sentieri e iguane sdraiate sui massi al sole, nuvole di farfalle colorate, i coatì (piccoli procioni locali).
La riserva naturale è resa percorribile, in alcune zone, da passerelle in legno, attraversando le quali ti puoi immergere nella foresta, densa di suoni e di colori.
All’interno della riserva naturale si rifugiano un’infinità di specie vegetali ed animali, molte di queste in pericolo di estinzione.
Quando gli Europei arrivarono in Sud America, circa cinquecento anni fa, incontrarono il popolo dei Guaranì, popolazioni che abitavano le foreste tropicali che ricoprivano l'alto Paranà, l’alto Uruguay e i bordi meridionali dell'altipiano brasiliano.
Queste tribù non sono reliquie del passato, ma sono nostre contemporanee, costituendo una parte importante della diversità umana.
Qui le cascate non sono l’unica meraviglia perché sono immerse in una foresta pluviale di rara bellezza. Si tratta di oltre duecento km2 di riserva naturale con un ecosistema e una biodiversità che non hanno uguali.
Il territorio al confine fra i tre paesi sudamericani, Brasile, Argentina e Paraguay, ha un fascino ineguagliabile e rappresenta il confine tra la civiltà e la natura selvaggia.
