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I sassi di Matera

Il museo nazionale

Il Palazzo Lanfranchi, sede del Museo nazionale d’arte medievale e moderna della Basilicata.
Davanti alla facciata è collocata la scultura in ferro "la goccia", un’opera dell'artista giapponese Kengjiro Azuma.

Il Telero di Carlo Levi

Una grande tela di 18,5x3,2 metri dell'artista Carlo Levi che visse a Matera durante il confino imposto dal fascismo. Quest’opera è la trasposizione in pittura del romanzo che lo rese famoso: Cristo si è fermato ad Eboli.

Il Telero di Carlo Levi

Un particolare commovente della grande opera che ritrae la dura condizione dei contadini del Sud: volti che parlano da soli, ma soprattutto che piangono un lamento silenzioso.

I Sassi

I Sassi, il centro storico della città di Matera, sono un dedalo di scale, passaggi, vicoli, minuscole abitazioni, palazzi, terrazze, facciate di ambienti ricavati nella roccia, cisterne e chiese scavate nel tufo.

I Sassi

La strada principale attraverso la quale ci si addentra nel nucleo storico dei Sassi.

I Sassi

Guardando i Sassi si ha l’impressione di essere davanti ad una grande scultura in roccia, scolpita dall’uomo, nella quale immergersi, sasso dopo sasso.

I Sassi

Ritenuti fino a qualche decennio fa tra i luoghi più poveri d’Italia, i Sassi sono diventati un significativo esempio di insediamento umano.

Il Sasso Barisano

Il particolare intreccio di abitazioni grotte, vicoli tortuosi, chiese rupestri, terrazzamenti, giardini, cunicoli sotterranei fa dei Sassi uno spettacolare complesso architettonico che nel tempo si è adattato al contesto naturale.

I Sassi

Camminare tra i Sassi di Matera è un continuo saliscendi fra scalette e strade di tufo, con un susseguirsi di antiche chiese rupestri, case grotta e profonde cisterne in cui veniva convogliata l’acqua.

Il Sasso Barisano

La chiesa dei SS. Pietro e Paolo al Sasso Barisano. Questa chiesa rupestre, la più grande della città di Matera, rappresenta il passaggio tra la tipologia di chiesa antica, scavata nel tufo, e quella moderna, costruita esternamente.

Chiesa di San Pietro Caveoso

Interno della chiesa di San Pietro Caveoso con il magnifico fonte battesimale scolpito in pietra. La chiesa sorge alla base della cosiddetta “Rupe dell’Idris”, che domina il paesaggio di tutto il “Sasso Caveoso”.

Chiesa di San Pietro Caveoso

All'interno della chiesa di San Pietro Caveoso, il particolare di un affresco di un ignoto artista del secolo XV.

Il Sasso Caveoso

Una veduta del rione Sasso Caveoso, al centro del quale si erge l’enorme roccia del Monterrone che custodisce la chiesa rupestre di Santa Maria di Idris.

Chiesa di Santa Maria De Idris

Il nome di Santa Maria De Idris dev’esserle stato attribuito da monaci bizantini provenienti da Costantinopoli, dove la Vergine Maria era chiamata in questo modo. La chiesa, arroccata sullo sperone roccioso del Monterrone, ha una posizione stupenda, offrendo un panorama unico sulla città e sulla Gravina.

I Sassi

Questi luoghi, così suggestivi e unici, riportano alla memoria la terra di Palestina. Matera è la terza città più antica al mondo, dopo Gerico (in Cisgiordania) e Aleppo (in Siria).

I Sassi

Matera è conosciuta ovunque per il suo nucleo storico antico composto dai famosi Sassi. I Sassi sono costituiti da piccole abitazioni, chiese e altri ambienti, scavati nella roccia nel corso dei secoli dall’uomo.

I Sassi

L’antica Matera dei Sassi aveva un’urbanistica dalla forma di anfiteatro che guarda verso le Murge materane.

La casa grotta

Le abitazioni tipiche di Matera sono le case grotta, scavate in parte nella roccia tufacea e in cui i materani hanno vissuto fino ai primi anni Cinquanta. Queste case rappresentano lo stile di vita dei braccianti e dei pastori che vivevano nei Sassi. Un unico ambiente, abitato da nuclei familiari anche di 10 persone, più il mulo e le galline.

La zona antica

La zona antica dei Sassi è composta da due rioni, Barisano e Caveoso, divisi dall’alto sperone della Civita su cui si adagia il Duomo.

I Sassi e la Gravina

Matera è stata “scavata” a ridosso della Gravina, una specie di canyon che le fa da perimetro.

La Gravina

La Gravina è un profondo burrone, un canyon lungo diversi chilometri percorso da un torrente. La città di Matera si è sviluppata lungo i dirupi di questa Gravina.

La Gravina

Con il monachesimo eremitico del Medioevo si è sviluppato il fenomeno delle chiese rupestri, nelle grotte a ridosso della Gravina ed in valloni aspri ed isolati.

Parco Scultura La Palomba

Il parco La Palomba è dedicato alla scultura. Nato per iniziativa dello scultore Antonio Paradiso, il parco è stato realizzato in un’antica cava di tufo, che è diventata un contenitore d’arte contemporanea.

Parco Scultura La Palomba

Il percorso del parco La Palomba è disseminato di sculture realizzate da Paradiso prevalentemente in acciaio e pietra calcarea. Spesso lo scultore Paradiso ha utilizzato altri oggetti, come il maggiolino, la vecchia volkswagen.

Parco Scultura La Palomba

Il nome La Palomba sta a significare il volo degli uccelli, e nello specifico delle palombe, le colombe.