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Luoghi sacri di Puglia

La chiesa di Padre Pio

Nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli, chiesa madre di Pietrelcina, Padre Pio celebrò la sua prima messa dopo essere stato ordinato sacerdote.

La chiesa di Padre Pio

Costruito originariamente nel 1540, il convento dei Cappuccini è il luogo in cui il Santo visse, ininterrottamente, dal 1916 fino al 23 settembre 1968, data della sua morte. Accanto al convento sorge la chiesa di Santa Maria delle Grazie.

La chiesa di Padre Pio

La chiesa di Padre Pio a San Giovanni Rotondo, è un’importante meta di pellegrinaggio per i devoti al frate cappuccino, in quanto vi sono conservate le sue spoglie nella bellissima cripta.

Il Santuario di Padre Pio

Adiacente all'antica chiesa conventuale di Santa Maria delle Grazie, sorge un secondo grande Santuario, inaugurato nel 2004 e progettato dall'architetto Renzo Piano. La chiesa si presenta con due dei suoi archi in pietra, di cui una grande vetrata occupa quello maggiore.

Il Santuario di Padre Pio

Il Santuario di Padre Pio è raggiungibile dal vecchio monastero dei Cappuccini, percorrendo il sagrato in discesa. Il cammino verso il santuario è accompagnato da fontane a velo e dagli ulivi che sbucano dal sagrato pavimentato.

Il Santuario di Padre Pio

Prima di entrare nella chiesa, l’attenzione è rivolta alla grande croce, in pietra di Apricena, e al muro-campanile, che ospita 12 campane e gli 8 aquilotti in volo verso la Chiesa, opera di Mario Rossello.

Il Santuario di Padre Pio

L'interno del Santuario è ricco di tesori d'arte. La colonna d'ingresso nella Cappella del Santissimo Sacramento rappresenta una processione di santi e beati cappuccini e cappuccine che salgono verso la risurrezione universale.

Il Santuario di Padre Pio

La Cappella del Santissimo Sacramento nella Chiesa di San Pio è completamente affrescata su ispirazione di Marko Ivan Rupnik. L'oro è il colore predominante che avvolge ogni parete.

Il Santuario di Padre Pio

La grande vetrata artistica che occupa un'intera parete della Cappella del Santissimo Sacramento.

Il Santuario di Padre Pio

Dentro la chiesa si accede passando sotto un grande arco, separato in spicchi, portato da un pilastro centrale.

Il Santuario di Padre Pio

Il grande pilastro centrale del piano superiore del Santuario. Di fianco, sull'ampia vetrata luminosa, è rappresentata la pace tra l’uomo e Dio.

Il Santuario di Padre Pio

Grandi artisti italiani hanno portato la loro arte all'interno del Santuario. Arnaldo Pomodoro ha realizzato l’altare, mentre Giuliano Vangi si è occupato dell’ambone, affollato di figure che raccontano della Deposizione di Gesù e della sua Resurrezione.

Il Santuario di Padre Pio - la cripta

La cripta dove si trova il corpo di Padre Pio: un grande spazio dedicato alla luce di Cristo che vorrebbe richiamare alla memoria il Paradiso.

Il Santuario di Padre Pio - la cripta

La cripta con le spoglie di Padre Pio è posta al piano inferiore del Santuario. Seguendo una rampa in leggera discesa, il pellegrino è aiutato a vivere più pienamente la visita alla tomba attraverso i mosaici dell'artista Marco Ivan Rupnik.

Il Santuario di Padre Pio - la cripta

La reliquia del corpo di Padre Pio da Pietrelcina è posta in vista, in una teca di cristallo trasparente, per la venerazione dei fedeli.

Il Santuario di Padre Pio - la cripta

Sul pilastro centrale della cripta è raffigurato Gesù Cristo in gloria. Sul libro aperto c'è scritto: "Io sono la Vita".

Mosaico della chiesa di San Pio

L’uomo diventa ciò che contempla. Scendendo la rampa che porta alla chiesa inferiore, il pellegrino è spontaneamente portato a rallentare il passo per leggere nei mosaici di Marko Ivan Rupnik i punti fermi della storia della salvezza.

Mosaico della chiesa di San Pio

I mosaici di Marko Ivan Rupnik inducono ad approfondire i grandi passaggi della vita spirituale, per giungere ad una vita più integrata in Cristo.

Mosaico della chiesa di San Pio

"L’umile argilla diverrà oro finissimo". L'oro è la materia più adatta per esprimere la santità e Padre Pio rappresenta, nel passaggio dall’argilla all’oro, la trasformazione dell’uomo vecchio in uomo nuovo.

Siponto - Basilica di Santa Maria Maggiore

La Basilica Medievale di Siponto sorge a pochi Km. da Manfredonia. Edificata alla fine dell’XI secolo, è un gioiello di architettura romanico-pugliese, con influssi islamici e armeni.

Siponto - Basilica di Santa Maria Maggiore

Particolare della facciata posteriore della Basilica.

Siponto - Parco archeologico

La Basilica di Santa Maria Maggiore si colloca nel Parco archeologico di Siponto, dove si impone l'opera dell'artista Edoardo Tresoldi.

Siponto - Parco archeologico

Nel Parco Archeologico di Siponto è stata realizzata una innovativa installazione in rete metallica, dell’artista Edoardo Tresoldi. L'opera reinterpreta i volumi dell'antica basilica paleocristiana posta a ridosso della preesistente chiesa romanica.

Siponto - Parco archeologico

La maestosa scultura trasparente, in rete metallica, si presenta come un manufatto contemporaneo perfettamente integrato con l'intorno. L'installazione, una perfetta ricostruzione in 3D dell’antica basilica paleocristiana, si presenta come un ponte verso la memoria e consente al visitatore di relazionarsi con il tempo e la storia.

Siponto - Parco archeologico

L’installazione è composta da 4.500 metri di rete elettrosaldata zincata. La potenza visiva dell’opera di Edoardo Tresoldi si fonda sul concetto di far coincidere arte, paesaggio, storia e ambiente circostante e si configura come superamento del concetto classico di restauro, reinterpretando l'archeologia con il supporto dell'arte contemporanea.

Santuario di Monte Sant’Angelo

Monte Sant’Angelo è un borgo situato nella parte sud del Gargano, noto sopratutto per il Santuario di San Michele Arcangelo.

Santuario di Monte Sant’Angelo

Il Santuario di Monte Sant’Angelo, nel centro storico cittadino, è un luogo di culto antichissimo. Tutto iniziò 1500 anni fa, quando tre successive apparizioni dell’Arcangelo Michele, sul Monte Gargano, spinsero i fedeli ad erigere un Santuario in suo onore.

Santuario di Monte Sant’Angelo

Il Santuario è strutturato su due livelli. Al livello superiore, una torre si protende verso il cielo: è un campanile ottagonale, la “Torre Angioina”, costruito sulla pianta di Castel del Monte di Andria.

Santuario di Monte Sant’Angelo

Passando accanto al campanile, si entra in un ampio piazzale chiamato “Atrio superiore” e delimitato da un colonnato con inferriate. Meta di pellegrinaggi ininterrotti, la Celeste Basilica accoglie migliaia di persone che giungono in questo luogo alla ricerca di un profondo conforto spirituale.

Santuario di Monte Sant’Angelo

In alto, al centro, tra due piccoli rosoni, c’è un’edicola con la statua di San Michele Arcangelo. Il santo, venerato anche tra gli ebrei e i musulmani, è il simbolo della lotta del bene contro il male.

Santuario di Monte Sant’Angelo

L’ingresso alla santa grotta del Santuario avviene attraverso il portale di destra e, come appena si varca l’uscio, si è subito proiettati in una incredibile ambientazione medioevale: un’ampia scalinata scavata nella roccia scende in pendenza verso il basso, attraversando ambienti senza luce, quasi bui.

Santuario di Monte Sant’Angelo

Sulle pareti ai lati della scalinata sono impresse centinaia di frasi scritte in antichi linguaggi. Si tratta di remoti messaggi (saluti, invocazioni, preghiere) affiancati spesso da incomprensibili incisioni raffiguranti le mani.

Santuario di Monte Sant’Angelo

Il santuario del Monte Sant’Angelo, nel corso di secoli, ha ricevuto il titolo di “celeste basilica”. A questa grotta, così speciale, volle far visita San Francesco d’Assisi, che si recò in pellegrinaggio sul Monte Gargano all’incirca nell’anno 1216 o nel 1222. Possibile anche che le due date facciano riferimento addirittura a due visite.

Santuario di Monte Sant’Angelo

San Francesco, essendo uomo molto umile, non volle varcare l’ingresso della sacra grotta perché si sentiva indegno, quindi si fermò a pregare vicino all’ingresso. Prima di andar via, volle incidere sulla parete rocciosa il segno del Tau.